sabato 9 marzo 2013

Capitolo 21 - FanFiction - Il punto di vista di Matt








Guido nervosamente verso il ristorante, stasera voglio darle la fedina che ho preso per lei a Milano. Anche lei è nervosa. 
Siamo arrivati.Scendo dalla macchina e vado dal suo lato per aprirle la portiera. La guardo scendere dalla mia macchina: perché ogni volta mi stupisco di quanto sia bella?

“Sei bellissima piccola” le mormoro.

 Lei arrossisce. Adoro il colore che prendono le sue guance quando si imbarazza. È lo stesso colore che ha quando facciamo l’amore. 
Le accarezzo la guancia con le dita.

“Quando ti imbarazzi diventi ancora più bella”. 

“Scusa…” per quale motivo si scusa?

“No piccola, non devi scusarti. La tua timidezza ti rende ancora più speciale per me. Mi fa persino sorridere. “ le dico teneramente.

“Perché?”

“Bè.. ti ho già vista nuda. Non capisco il tuo imbarazzo. Ma mi piace” 

Il pensiero di lei nuda fa alzare la mia eccitazione. Ripercorro con la mente quel corpo che ormai conosco così bene.

“Non sono abituata a stare al centro dell’attenzione. Tutto qui. Poi sembra che tu mi voglia sempre!” le dispiace?

“Ma infatti io ti voglio sempre. Anche adesso.”

 “La smetti di fare il predatore?” mi dice sarcasticamente.

“Se la preda sei tu, non la smetterò mai!” 

“Basta ora!” 

Adesso le faccio vedere quanto mi piace fare il lupo. La prendo fra le braccia e la bacio con passione. Avvicino il mio bacino al suo, in modo che senta la mia eccitazione, il mio bisogno di lei.

“Riusciremo a mangiare? Ho fame!” dice ironicamente.

“Certo! Anche perché ho una sorpresa per te!” sono di nuovo nervoso.

Entriamo e trovo Pietro, un vecchio amico di mio padre che appena nota che sono all'ingresso mi viene incontro per abbraciarmi calorosamente.

“Ciao Matteo! Che bello vederti, come stai? E la piccola peste come sta? “

“Ciao Pietro! Io sto bene grazie! Anche Matilda sta bene! Rosa piuttosto?”

“ E' in cucina ma adesso che sei qui tu, vado a chiamarla!” 

“Posso presentarti la mia fidanzata?” gli chiedo. 

Anche se non sono le parole giuste per descrivere Adele. L’amore della mia vita. Il mio angelo. La donna fantastica che amo.

 “Adele, piacere” si presenta porgendo la mano a Pietro che la stringe educatamente.

“Pietro. Complimenti Matteo!” 

Mi guarda con un sorriso soddisfatto. 
Ci fa accomodare al tavolo sotto la finestra. Il posto dove mi sedevo con i miei genitori. In questo ristorante li ricordo ancora di più. Mi mancano. Per fortuna c’è Adele che mi distoglie da questi brutti pensieri.

“ E' un posto molto carino.” dice guardandosi attorno.

“E' un antico casale. L’hanno ristrutturato qualche anno fa. Si mangia veramente bene. Hai fame vero piccola?”

 “Tanta!” mi sorride. 

Sento che arriva qualcuno, mi giro e vedo Rosa che viene verso di me. Mi alzo e la abbraccio.

“Matteo! Quanto tempo! Fatti abbracciare!” 

“Ciao Rosa! Che bello vederti!”

“E' tantissimo tempo che non vieni a trovarci! Dovresti portare anche Matilde!” mi rimprovera.

“La porterò presto! Adesso ti presento la mia fidanzata, Adele.”

 La mia piccola si alza e si fa abbracciare da Rosa.

“Piacere di conoscerti piccolina! La mamma di Matteo sarebbe felice di vedervi qui, insieme!” le vengono le lacrime agli occhi ma cerca di reprimerle.

“Allora cosa vi porto ragazzi?” ci domanda Pietro.

“Fai tu, mi fido ciecamente” gli rispondo.

“Dai, lasciamoli soli. “ dice Pietro a sua moglie e la trascina via.

“Sono molto carini” mi dice Adele.

“Infatti. Tengono molto a me e Matilda, soprattutto dopo dalla morte dei nostri genitori. Mi mancano veramente molto.” Le confido.

“Mi dispiace..” mi sussurra.. mi rendo conto solo ora che Adele non mi ha mai parlato dei suoi genitori.

 “Non mi hai mai parlato dei tuoi genitori.” le dico e lei si irrigidisce.

“E' vero. Parlo poco di loro perché non abbiamo un vero e proprio rapporto. Sono cresciuta con mia nonna. Il lavoro li ha portati spesso via da me.”

“E ogni quanto vai a trovarli?”

“Ci sentiamo al telefono. È da molto che non li vedo.” 

Cosa?

 “Devi andare a trovarli più spesso Adele! “ la sgrido.

 Lei ha ancora l’opportunità di stare con i suoi genitori. Io darei tutto quello che ho per poterli rivedere.

“Lo so..” 

“Tu sei veramente fortunata! Dovresti veramente passare più tempo con loro. Non basta dire che vuoi bene loro! Devi anche dimostrarglielo! Io non ho potuto farlo e non mi perdonerò mai!”

Non riesce a guardarmi in faccia.

“Comunque, mi piacerebbe conoscerli” le dico dolcemente, cercando di alleggerire l’atmosfera.

“Alla mia laurea li vedrai” mi risponde. 

Pietro arriva con i nostri antipasti. Mangiamo. È veramente tutto buonissimo. Ci portano il primo, il secondo e il dolce con il caffè. Non ho mai visto Adele mangiare così tanto! 

“Vuoi ancora qualcosa?” le domando.

“Stai scherzando? Sono sazia!” mi dice. 

Bene è il nostro momento piccola.

 “Vieni”.

 Le prendo la mano e la porto al pozzo. Il pozzo che secondo mia madre esaudiva davvero i nostri desideri.

 “E' veramente bellissimo!” 

Adele guarda incantata questo pozzo. 

“Mia madre diceva che esaudisce i nostri desideri. Ed è vero! “ le racconto.

“Tu cosa hai desiderato? Sentiamo ” mi sfida.

“Io ho desiderato l’amore.. ed eccoti. Il mio desiderio esaudito sei tu piccola.” 

La bacio delicatamente, ho paura che da un momento all’altro sparisca. 

“Adele. Io ti amo, davvero. Sei parte della mia anima. Non voglio farti andare via. Sii solo mia, ti prego.”

“Anche io ti amo..” 

E' emozionata. Gli occhi le brillano. È arrivato il momento.

“Ho un regalo per te”.

 Le porgo la scatolina, la apre e fissa la fedina. La prendo e gliela infilo. Com’è bella la sua mano con quel pezzo del mio cuore.

“Matt..” non la lascio finire.

“Ascolta, ti prego. Prima di andare a Milano mi hai chiesto cosa sentivo per te, cosa eri per me. Ecco. Questa è la mia risposta. Voglio che tu sia la mia ragazza. Lo so che è presto, ma non mi interessa. Voglio che tu sia solo mia. Ti amo davvero. Ho deciso di ascoltare il mio cuore invece della testa, e il mio cuore mi parla di te.” 

Ho messo la mia vita nelle sue mani.Si getta tra le mie braccia. Sono felice, la abbraccio forte!

“Ti amo!” mi dice emozionata.

 La bacio...un bacio  tenero e adorante che poi diventa appassionato.

“Andiamo a casa.. non resisto più.. voglio fare l’amore con te.” 

Entriamo e troviamo Pietro e Rosa ad aspettarci.

“Andate di già?” 

Caro Pietro, non saresti così felice se facessi l’amore con lei nel tuo giardino.

 “Si, è tardi.” 

Mi dirigo verso la cassa per pagare ma Pietro mi blocca.

“Offriamo noi! Per te Matteo questo e altro. Vieni più spesso e porta anche Matilda.” 

Ci abbracciano e ci dirigiamo verso la macchina. Guido più veloce che posso, voglio fare l’amore con lei, adesso.Arriviamo a casa, le apro la porta e la prendo subito fra le mie braccia dandole un bacio che toglie il fiato. Comincio a spogliarla, e lei fa altrettanto con me. 
Adesso siamo solo noi nel nostro angolo di paradiso. 
Cominciamo a fare l’amore e mi stupisco ogni volta di quanto sia bello fare l’amore con lei.

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